Elena Cecconello, specialista di marketing digitale di Oplà, ha ricevuto l’incarico di Delegata per la Comunicazione nella nuova delegazione del FAI di Biella.

L’arte e la cultura sono da sempre per me ben più che una fonte di ispirazione e benessere, ma il vero e proprio pane quotidiano che mi ha nutrita fin dal mio primo giorno di vita.

“L’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità”.

– Pablo Picasso

Sono cresciuta nello studio di mio papà Gastone Cecconello respirando gli odori acri dei colori che usava, ma inebriata dalla bellezza delle forme e delle sembianze che quelle paste colorate assumevano una volta adagiate sulla tela e lavorate con pennello e spatole, se non direttamente con le mani.
Le gallerie e gli studi d’artista erano il mio parco giochi; le visite ai musei e i vernissage gli appuntamenti che cadenzavano il ritmo dei mie giorni. Quando volevo disegnare, ricopiavo le tele dei grandi artisti, da Monet a Van Gogh, da Cezanne a Mirò. È stato ammirando le ballerine di Degas che ho sognato di danzare un giorno.

Durante l’adolescenza ho scoperto la letteratura e la musica classica: due mondi che sono stati capaci di dar corpo a emozioni che, ne sono certa, mi sarebbero state altrimenti sconosciute.

Nella maturità i viaggi mi hanno aperto gli occhi sulla bellezza dei luoghi e del paesaggio.

Intanto il talento artistico in famiglia raddoppiava, grazie al percorso di mio fratello Manuele Cecconello, fotografo e regista, che mi educava alla grammatica dell’audiovisivo con il cinema d’autore e d’avanguardia.

Non sono in grado di immaginare come sarebbe stata la mia vita, e certamente anche il mio percorso professionale, senza questa terapia quotidiana di bellezza, armonia, pienezza e incanto.

L’impegno per il FAI Biella

La proposta di entrare a far parte della nuova delegazione FAI di Biella come Delegata per la Comunicazione l’ho ricevuta dal mio collega, amico e fratello Davide Furfaro a febbraio 2020. Durante un viaggio di lavoro, poco prima che il Covid subentrasse a stravolgere le nostre esistenze, Davide mi parlò della sua imminente nomina a Capo della delegazione locale, e del suo desiderio di creare una nuova squadra di persone anche molto diverse tra loro, ma motivate e capaci nei loro ruoli e accomunate dall’amore per l’arte e la cultura.

Non ho avuto alcuna esitazione: l’identikit del delegato ideale secondo Davide mi calzava a pennello e non c’è stato bisogno di insistere. A maggio, con l’insediamento della nuova delegazione, è iniziata così la mia collaborazione con questo ente benemerito, il FAI Fondo Ambiente Italiano, che da oltre 40 anni opera per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro Paese.

Prestare il mio contributo volontario alle attività del FAI Biella facendo quello che so e che amo fare, è oggi il modo naturale di cominciare a restituire al prossimo il bene che ho ricevuto dal mondo dell’arte e della cultura, e di cui continuo ad alimentarmi.

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